L'ascolto

Le emozioni sono parte di noi, di tutti noi, e non sono ne giuste ne sbagliate. 

Nel Cerchio vogliamo creare uno spazio protetto, rispettato e condiviso che può aiutarci a riconnetterci con le nostre emozioni che solitamente non trovano spazio di espressione e che possono avvelenare così le nostre relazioni e il nostro cuore.

Per fare questo sperimentiamo l'ascolto empatico, come lo chiamiamo in Cerchio. 

Ascoltare in questo caso vuol dire immergersi nell’altra persona creando un legame che si fonda sull’attenzione e sull’accoglienza di tutto quello che ci viene detto, ricordandoci che noi non parliamo solo con la voce, ma anche con il corpo, con le espressioni, con i toni. Tutte queste modalità indirette di comunicare ci offrono la possibilità di comprendere meglio chi ci sta davanti.

Per offrire un ascolto di qualità, il primo passo è vivere il momento, essere presenti in quello che stiamo facendo.
La Via del Cerchio considera l’ascolto un vero e proprio dono verso gli altri e come tutti i doni, possono essere accettati e poi ricambiati.

Invitiamo a provare in un incontro a due:

Siamo d'accordo nel dividere il tempo in parti uguali per turno, per ascoltarci l'un l'altro. Siamo d'accordo che qualsiasi cosa ci riveliamo l'un l'altro è considerata confidenziale e non ne parleremo al di fuori dell'incontro.

Siamo d'accordo sul fatto che tutti gli esseri umani nascono innocenti, e buoni, curiosi e intelligenti, gioiosi e giocherelloni, che desiderano un legame e una vicinanza con gli altri esseri umani, che si prendono cura e vogliono essere utili agli altri esseri umani, e questa è la natura fondamentale di tutti noi.

Chi ha il turno di ricevere l'ascolto, decide su cosa vuole concentrarsi, di cosa sente di voler parlare o cosa desidera fare. Il compito dell'ascoltatore è quello di prestare attenzione e di dare sostegno e incoraggiamento a questa persona, soprattutto con il silenzio e la presenza.

Il solo ascolto, senza interruzioni, è utile e curativo, poichè generalmente non abbiamo altre opportunità di essere ascoltati senza interruzioni o commenti nella quotidianeità. L'ascolto di sostegno ci dà la possibilità di esprimerci senza essere giudicati o consigliati. Niente consigli devono essere dati, poichè pensiamo che le risposte alle nostre domande o difficoltà le possiamo trovare solo in noi stessi, se ci ascoltiamo e veniamo ascoltati profondamente. In questo caso il compito è quello di aiutare la persona ad esprimere le sue emozioni ed anche le sue idee. Dare consigli in quel momento impedisce alla persona di trovare delle soluzioni da sola e riposta di nuova l’attenzione su chi da consiglio.

Importante: parlare in prima persona (questo ci aiuta a parlare di noi stessi senza accusare l'altro)

Questo è solo un accenno alla magia dell'ascolto. Ma si può iniziare da subito, vai, dedica un momento di ascolto ai tuoi cari, ai tuoi figli, ai tuoi colleghi, a chi senti che potrebbe avere giovamento a ricevere uno spazio per esplorare le sue emozioni. Ascolta e fatti ascoltare...