Leadership
Leader= figura guida, facilitatore, capo
La parola leadership nelle nostre esperienze di vita in una societá fondata su un modello gerarchico e un organizzazione piramidale ci riporta ad un pensiero negativo, di sottomissione, di paura, di oppressione.
Ma in un organizzazione orizzontale e circolare si puó immaginare piuttosto come un ruolo di facilitazione e responsabilitá.
Come un bastone da passeggio: lui non ti dice dove devi andare, ma ti supporta nel raggiungere la meta che tu hai scelto!
Guardandolo con questa attitudine, il capo, il leader, diventa una figura fondamentale all’interno di un cerchio o di un gruppo, non perché incarna la figura del "capo" come finora siamo stati programmati a viverlo, ma per il sostegno che dà al gruppo e per la sua azione di stimolo ad andare verso gli obiettivi che ci si è prefissati.
Troppo spesso capita che, per poca autostima, per pigrizia, per paura ci dimentichiamo che tutti siamo dei leader!
In ognuno di noi è presente la spinta e la forza della leadership, poiché ognuno di noi ha dei sogni e delle idee di come realizzarli e questa puó manifestarsi in leadership. Inoltre ognuno di noi ha intrinseca la voglia di aiutare e quindi di porsi come sostenitore e/o seguace della leadership di qualcun altro.
La presenza della guida all’interno di un cerchio o di un gruppo è fondamentale perché non basta avere un progetto o un obiettivo comune, serve poi qualcuno che prenda l’iniziativa di organizzare un incontro e questo è il primo compito che il leader si trova a doversi assumere.
Quindi leadership non significa mettersi un gradino sopra gli altri e comandare, ma accompagnare il cerchio o il gruppo a trovare tutte le risorse migliori e metterle a disposizione per il bene comune.
Nel momento che prendiamo consapevolezza che tutti siamo leader, è importante che tutti se ne assumano il ruolo, per potersi mettere in gioco e conoscersi maggiormente, scoprendo i talenti che fino a quel momento sono rimasti ancora sconosciuti.
Un leader poi puó essere la posizione guida anche nelle piú piccole cose, come il leader del lavaggio dei piatti a casa! Non si tratta di associare la leadership ad ambiti politici o grandi missioni. Anche la vita quotidiana é piena di tanti piccoli ambiti nei quali é fondamentale avere qualcuno che abbia la spinta di occuparsene, di prendersene cura e di creare uno spazio affinché altri possano collaborare a realizzarlo meglio, non dimentiacndosi del divertimento che puó esserci nella cooperazione.
Mettersi le vesti del leader è importante non solo perché tutti possano comprendere l’importanza di quello specifico ruolo, ma anche per capire cosa implica quella posizione al fine di poterne comprendere le difficoltà . Spesso, infatti, il leader si trova in una posizione difficile, essendo la persona che più facilmente viene attaccata e colpevolizzata dagli altri. Sembra un processo inevitabile che questa posizione catalizzi le frustrazioni altrui e questo è un ulteriore motivo per cui è fondamentale che la leadership sia condivisa, questo aiuterà a invertire il processo di attacco in sostegno da parte di tutti alla leadership.
Si potrebbe immaginare che il leader é il primo della fila, che da solo non sopravviverebbe la traversata, ma che in prima posizione é piú esposto ai rischi e alle intemperie, come ad un maggiore uso delle proprie energie. Il leader peró non é quello che macina fino a sfinire per poi cadere dal cielo, ma quando le sue energie stanno per esaurirsi richiama l'attenzione affinché il prossimo incaricato di guidare lo stormo si possa posizionare per continuare il viaggio, nell'interesse comune di tutto lo stormo.
Nel momento in cui non siamo nel ruolo di leader e abbiamo da fare delle considerazioni o commenti a quanto fatto dal leader, per quanto possa sembrare a noi personalemente sbagliato, é bene ricordarsi della fatica e della paura che puó fare rivestire quel ruolo. Si puó provare ad approcciarcisi con una formula costruttiva: "apprezzo questo che hai fatto, su questa cosa io mi troverei meglio se... io propongo questa alternativa..." e concludere con un nuovo apprezzamento. Questo permetterá di mantenere alta l'energia e la motivazione del leader di migliorare e di valutare la proposta, cosà che la spinta a fare sempre meglio sia costruttiva e di forte sostengo all'intero gruppo e alla visione comune.
Story Manitonquat racconta della leadership: Molto tempo fa, all'alba nebbiosa dell'umanità , i miei e i tuoi antichi antenati si svegliavano al mattino e si riunivano per mangiare e organizzare la giornata in tribú. Le tribù avevano sviluppato il processo di organizzazione in modi diversi per molte generazioni, ogni generazione insegnava alla successiva e aggiungeva nuovi modi per contribuire alle loro reciproche necessità . Tali bisogni includevano la sicurezza e la protezione per tutti, l'alloggio, i vestiti e il cibo, la costruzione di strumenti e armi e la cura dei bambini, degli anziani, dei malati e degli infermi che non potevano prendersi cura di loro stessi. Per facilitare l'organizzazione per tutte le loro reciproche necessità hanno fondato consigli e scelto dei leader. Un leader, quindi un capo, aveva probabilmente un vice-capo ad assisterlo insieme ad un gruppo di consiglieri.
C'erano: un consiglio di guerrieri, un consiglio di cacciatori, un consiglio di anziani, e se la tribù era grande abbastanza, c'erano gruppi più piccoli, clan, ognuno con un capo clan, e una madre clan che aiutava le donne ad organizzarsi e consigliava gli uomini su come supportarle. Una tribù di quei tempi potrebbe essere paragonata ad una squadra sportiva di oggi; con allenatori che guidano i giocatori a sviluppare le loro abilità e a collaborare per gli obiettivi comuni della squadra.
In ogni generazione i giovani hanno imparato e si sono inseriti nei vari ruoli di leadership secondo le loro competenze, i loro talenti e i loro interessi. Una famiglia o un membro del clan più anziano assumeva la guida del gruppo. Ogni compito nella comunità poteva essere visto come un ruolo di leadership, e il requisito principale per essere bravi in quel ruolo era quello di essere un buon ascoltatore.
Oggi, in periodo di elezioni nazionali ci sono dibattiti accesi in cui i candidati espongo i loro propositi per cui vogliono essere eletti. Ci sono attacchi e contrattacchi e appelli per il sostegno e l'unità , ma soprattutto molte discussioni, molte emozioni, acrimonia, rabbia e l'agitazione della paura e del risentimento. C'è molta opposizione, amarezza, e poca armonia. Ogni ascolto che viene fatto è per negare, non per capire.
La maggior parte di ciò è causato dalla disuguaglianza di potere e di ricchezza nella società . I ricchi e i potenti vogliono mantenere la loro ricchezza e il loro potere. controllando non solo il governo, ma anche l'informazione che viene fornita al pubblico attraverso l'educazione e i media.
I nostri problemi sono anche causati dalla pura e semplice grandezza, poiché dipendiamo da governi e imprese troppo grandi. La portata delle istituzioni di governo e di tutte le attività umane nel campo della medicina e della salute, dell'istruzione, del benessere, della giustizia e così via è così grande, che non abbiamo a che fare l'uno con l'altro come esseri umani, e non siamo accolti con comprensione e compassione. Abbiamo creato una società disumana di individui isolati e alienati. Tutti hanno tuttavia bisogno della vicinanza, del sostegno, della comprensione e dell'accettazione degli altri, e tutti le desiderano, ma solo raramente le trovano.
Sentiamo quella mancanza di comunità nell'indifferenza senz'anima delle nostre città in crescita.
Vivendo invece in stretto rapporto con l'ambiente naturale, con i nostri parenti vegetali, i nostri giardini, i nostri terreni agricoli, i nostri frutteti, i nostri boschi, i nostri parenti animali, sia domestici che selvatici, con i prati e le pianure e i deserti, le colline e le montagne, i torrenti, i fiumi, i laghi e gli oceani, possiamo concordare modi di vivere sostenibili. Modi che possiamo trasmettere ai nostri figli e nipoti invece del mondo che ora lasceremmo loro, un mondo di violenza, guerra, paura, rabbia, inquinamento, bruttezza, degrado del suolo, dell'acqua e dell'aria e terribili cambiamenti climatici.
Tutto questo è possibile quando ci colleghiamo, pensiamo e lavoriamo insieme. E questo diventa tanto più possibile quanto più ci organizziamo. Il che significa che ci serve di incoraggiare la leadership, la posizione di guida! Ogni comunità , ogni movimento, ogni cambiamento positivo del passato è stato iniziato e realizzato attraverso l'energia e l'ispirazione delle persone che esercitano la leadership in modo positivo.