Newsletter La Via del Cerchio EUROPA, Marzo 2019
Sempre di piú la primavera raggiunge il paese. La natura fiorisce e i giorni caldi aumentano. Mi accorgo del mio bisogno di uscire dal ritiro invernale, lo svegliarsi di nuove idee ed energie che vogliono fluire verso l'esterno.
In quale direzione ti vuoi muovere quest'anno?
Anche nel Cerchio del Circleway Network Europe qualcosa si sta muovendo. Nell'incontro annuale, il primo via skype, siamo stati produttivi e sono molto felice che abbiamo giá in programma di incontrarci ad aprile, fisicamente! Vivremo la grande differenza tra un incontro dal vivo ed uno online. Nonostante la tecnologia di oggi ci permetta di vedersi in qualsiasi momento, di essere sempre "connessi", non é paragonabile ad una comunicazione, uno scambio e la percezione che é possibile solo dal vivo. A volte ho timore che questo valore si perda, in questo ritmo allo stesso tempo veloce e pigro, nel quale ci ritroviamo a vivere oggi. Nel nostro gruppo di lavoro vogliamo rivalutare il tempo, dare espressione concreta alle visioni dell'associazione e preparare i cambiamenti previsti sulla newsletter. Vorremmo lavorare di piú anche sulla interconnessione. Ma ogni cosa a suo tempo. Io almeno non vedo l'ora.
Vi aggiungo un supplemento alla newsletter di febbraio. Se volete muovervi per cambiare il mondo, ma non sapete da dove iniziare, i "6 passi per cambiare il mondo" di Story sono, in breve:
1. impara a conoscerti Learn about yourself
2. innamorati di ognuno Fall in love with everybody
3. studia il problema Study the problem
4. trova una visione Have a vision
5. costruisci la visione Build the vision
6. celebra! Celebrate!
Se non ti ricordi del significato piú preciso di questi punti puoi scrivermi e lo possiamo approfondire.
Un altro tema che sto piacevolmente osservando sono i giovani della famiglia degli umani. Come lo state vivendo voi? State seguendo il movimento del "friday for future"? Avete partecipato alle maniferstazioni a livello mondiale del 15 marzo?
Io ho partecipato all'incontro a S. Gallo, qui in Svizzera. Per mia sorpresa eravamo in 2000, nonostante la pioggia e il freddo. Un buon numero per una cittá cosà piccola.
Io mi sono sentito come spesso mi sento in queste situazioni: una massa di persone, e tutti si sentono in diritto di rappresentare la loro opinione, urlandola per la strada e facendosi notare il piú possibile. Non mi fraintendete! Ritengo importante portare l'attenzione sul modo dannoso con cui ci poniamo verso l'ambiente. Ma la forza che la folla ha, quando sembra avere un unica convinzione ed é convinta di combattere per il "bene"....questa forza mi spaventa un pó.
Nel caso dei nostri giovani mi identifico nel loro obbiettivo di voler proteggere la natura. Ma come sarebbe se la massa fosse di un irreversibile opinione, opposta alla mia, convinta di essere nel giusto....la storia ce ne racconta tanti di episodi simili.
E immaginati che qualcuno viene da te, e ti dice che quello che pensi sia "giusto" o "sbagliato". Io a questo reagisco chiudendo le mie porte! Per fortuna ho imparato a riaprirle subito e a non sentirmi sbagliato. A quel punto sono disposto ad ascoltare il punto di vista dell'altro, percui ha scelto di pronunciarsi cosÃ.
Spesso mi manca l'apertura delle persone e la disponibilitá all'ascolto. Cosà mi chiedo se ha senso definire qualcosa come "sbagliato", poiché la possibilitá é molto alta che non mi sará possibile capire a fondo l'altro e quindi definirlo "sbagliato" non mi aiuterá a comprenderlo meglio. O sbaglio?
Osservati con i tuoi giudizi. Rifletti durante la giornata cosa giudichi come "sbagliato", o cosa giudichi prima di imparare a conoscerlo per bene. Se ti va puoi scrivere ogni giorno, per una settimana, 5 cose sulle quali forse hai creato troppo presto una opinione, un giudizio. Scopri quanto ti conosci bene o quanto ti viene facile, o meno, scoprirti.
Io all'inizio pensavo di non giudicare, e qualche volta mi é davvero riuscito. Poi mi sono accorto che alcune cose le giudico come "non importanti", invece cose che ritengo importanti le giudico aspramente. É stato interessante osservare come la mia testa e la mia mente se la spassano a calcolare e valutare.